Articoli con tag creazione sito dalla Powershell

Hyper-V: dischi virtuali tipologie e creazione dalla powershell.

Windows 2012 server presenta la novità del formato .vhdx che si integra al precedente .vhd utilizzato da windows 2008 server, i dischi virtuali creati con il nuovo formato sono utilizzabili solo su 2012 server e presumo saranno utilizzati nelle versioni successive.

I dischi .vhd era limitatati alla dimensione massima di 2040 gb e questo tipo di disco virtuali non è utilizzabili sulle macchine virtuali di seconda generazione, tra i vantaggi che il nuovo formato presenta abbiamo:

  • Possono raggiungere la dimensione massima di 64 tb.
  • Hanno blocchi di dimensione maggiore per i dischi dinamici.
  • Utilizzano le dimensioni del settore logico di 4 KB a differenza di .vhd che si limitano ai 512, risultando perciò già pronti per lavorare sull’hardware moderno migliorando le prestazioni dell varie virtual machine.
  • Hanno la presenza di un log interno che riduce la possibilità di corruzione del disco virtuale.
  • Hanno il supporto al trim per il recupero dello spazio inutilizzato sul disco.

Entrambi i formati dei vari dischi virtuali possono essere creati attraverso lo scriptlet New-VHD dalla powershell, i vai parametri per la creazione sono gli stessi che portano al risultato dell’utilizzo dell’ interfaccia grafica, tramite questa si possono creare:

  • Fixed size: i dischi a cui viene assegnata una dimensione prestabilita di spazio.
  • Dynamically expanding: i dischi in cui lo spazio aumenta all’aumentare dei dati inseriti, sono consigliabili in situazioni dove le prestazioni delle varie applicazioni non siano tropo eccessive.
  • Differencing: questa tipologia di dischi è legato a quelle situazioni in cui per necessità conviene creare una relazione di tipo parent-child tra un disco rigido virtuale che deve rimanere intoccato e i dischi child creati successivamente, ma lo scenario di utilizzo di questi dischi lo descriverò a parte visto la sua importanza.

Vediamo alcuni esempi dello scriptlet New-Vhd:

PS C:\> New-VHD –Path c:\Wmdisk\disk1.vhdx –SizeBytes 30GB

Questo esempio crea un disco chiamato disk1 in formato .vhdx della dimensione di 30gb nella directory c:\wmdisk, se non specificato lo spazio di 30gb questo disco sarà di tipo ad espansione dinamica che è il formato predefinito dove non indicato, il parametro aggiuntivo -Fixed invece crea un disco a dimensione fissa.

PS C:\> New-VHD –Path c:\Wmdisk\disk1.vhdx –SizeBytes 30GB -Fixed

Questo invece crea un differencing disk chiamato disk2 dal parent disk1 nella stessa cartella.

PS C:\> New-VHD ––ParentPath c:\Wmdisk\disk1.vhdx c:\Wmdisk\disk2.vhdx  -Differencing.

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Windows 2012 Server. Gestire gli utenti loggati tramite Remote Desktop con la powershell.

Vi ricordate questa bella finestra chiamata “Terminal Services Manager”? tremendamente utile per gestire in tutta semplicità le sessioni del Remote Desktop ex Terminal Services?

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La Microsoft ha deciso di rimuovere questa finestra di dialogo da Windows 2012 Server, perciò come mi è capitato altre volte di terminare una sessione di Remote Desktop di un utente loggato mi sono visto costretto a mettere mano alla powershell e ai suoi cmdlet per gestire la situazione.

I comandi che seguono spiegano come visualizzare le sessioni aperte e chiudere una sessione bloccata di un utente, partiamo aprendo una powershell con un’utente che abbia i diritti di administrator e digitiamo il comando

qwinsta /server:server01 (dove server01 dopo i due punti indica il nome del server che vogliamo esaminare)

L’output del comando sarà simile a questo, ho preso un esempio da internet per analizzare.

SESSIONNAME    USERNAME            ID              STATE        TYPE         DEVICE
console                                                       0                 Conn            wdcon
rdp-tcp                                                         65536       Listen           rdpwd
administrator            2                 Disc              rdpwd

 

Ora in quest’esempio solamente administrator è presente, se vi fosse un’elenco di utenze queste sarebbero identificate dal relativo id numerico, perciò ad esempio per chiudere la  sessione corrente di administrator basta utilizzare il comando rwinsta /server:server01  2.

Qualora fossimo loggati manualmente sul server si può benisssimo lanciare il comando  qwinsta per visualizzare le sessioni e semplicemente rwinsta 2 per chiudere la sessione n°2, cercando più approfonditamente su Internet ho trovati un workaround per gestire il tutto tramite il vecchio Terminal Service Manager ma preferisco utilizzare i comandi a disposizione forniti dalla versione di Windows  2012 Server.

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Hyper-V: gestione e definizione di smart paging.

Smart paging è un funzione di Hyper-V nella gestione della memoria che subentra in situazioni quali ad esempio il riavvio di una VM nel caso in  cui il valore della Startup Ram è maggiore della Minimum Ram, per chi non lo sapesse la startup ram viene utilizzata solo per  l’avvio di una vm mentre la minimum ram viene usata per assegnare memoria alle varie vm in esecuzione ed è quella che le macchine virtuali utilizzano quando sono in esecuzione.

Mettiamo il caso che una vm abbia come startup impostato come startup ram 204b mb ma che attualmente la macchina abbia come minimum ram 512, in questo caso Hyper-V emulerà la memoria mancante tramite un file sul disco a cui la vm potrà accedere per compensare il valore esistente tra startup e minimum ram.

Smart paging è vincolato a tre determinate condizioni per entrare in funzione, e tutte e tre devono essere presenti:

  1. La VM è stata riavviata.
  2. La memoria fisica disponibile  sull’host di virtualizzazione non raggiunge i requisiti della startup-ram.
  3. Non si può recuperare memoria inutilizzata da altre macchine virtuali in uso.

Il file creato da smart paging risiede nella directory C:\ProgramData\Microsoft\Windows\Hyper-V e viene cancellato in automatico dopo 10 minuti dal ripristino dell’ avvio della vm interessata quando ha esaurito la sua funzione.

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Azure: creazione di un sito web da powershell.

Creiamo un sito su Azure da powershell dopo esserci registrati con la classica trial da 30 giorni.

Lanciamo powershell e digitiamo:

Add-AzureAccount nello wizard inserite email e password dell’account Azure.

Get-AzureWebsiteLocation = ottengo tutte le locazioni disponibili per la mia sottoscrizione..che poi saranno tutte quelle disponibili

Test-AzureName -Website “testazure1.” per vedere la disponibilità del nome per il n/s sito meglio la nostra webapp.

Digitiamo in sequenza questi 3 comandi

$wsLocation = “West US”            ————–        definisce la locazione
$wsName = “testazure1”             —————        definisce della webapp
New-AzureWebsite -Location $wsLocation -Name $wsName

Con l’ultimo comando passiamo New-AzureWebsite dove vogliamo il sito e i nome… ma dal portale no…? non è piu’ comodo?

Certo è anche più facile se si tratta di un sito solo ma di varie webapp da creare? li metti in un script di powershell lo lanci e ti dimentichi del mouse.

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Exam 70-417 – Windows Server 2012 Core: abilitare gestione tramite desktop remoto.

La gestione di windows 2012 server core può essere abilitata tramite uno script di windows dal prompt con il seguente commando

cs.script scregedit.wsf /AR 0

Una volta ottenuto la risposta “Registry settings has been updated” avremo la possibilità di gestire il server in remoto.

Possiamo verificare sempre il tutto con il comando:

cs.script scregedit.wsf /AR /v

Se otteniamo come risposta:

System\CurrentControlSet\Terminal Server fDenyTSConnections

View registry settings.

0

Vuol dire che il servizio è abilitato.

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