Menù contestuale per più di 15 elementi

Dopo aver selezionato più di 15 elementi parte del menù contestuale di windows sparisce eliminando voci utili quali ad esempio la funzione stampa, per risolvere fare come segue:

lanciare Regedit

Trovare la chiave HKEY_LOCAL_MACHINE\ SOFTWARE\ Microsoft\ Windows\ CurrentVersion\ Explorer;

Fare click destro su Explorer e selezionare la voce Nuovo > Valore DWORD (32 bit)dal menu contestuale per creare un nuovo valore DWORD;

Rinominare il valore DWORD appena creato in MultipleInvokePromptMinimum;

Fare doppio click sulla chiave MultipleInvokePromptMinimum  mettere la spunta su Decimale, e assegnarle come valore 16.

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VMware Certification VCP 6.5: Creazione di un distributed switch per vMotion.

Dopo la creazione di un distributed switch perché non passare alla creazione di uno per utilizzare vMotion, in modo da poter spostare le nostre vm da un Esxi all’altro senza problemi.

 

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VMware Certification VCP 6.5: Creazione di Template per le VM.

In questo video si affrontano i concetti di Template e della loro creazione su Vsphere Center.

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VMware Certification VCP 6.5: Creazione e configurazione i vari Distributed Switch.

Tutorial sulla differenza tra gli standard switch e i distributed switch, la loro creazione e l’impiego in una situazione reali.

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VMware Certification VCP 6.5: aumentare la capacità dello storage di rete.

In questo video l’autore aumenterà lo spazio dello storage nella virtual san creata con Starwind  per renderlo poi disponibile ai vari esxi host.

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VMware Certification VCP 6.5: Aggiungere gli storage di rete Iscsi agli Host ESXI.

Dopo aver creato i vari switch per connettersi allo storage Iscsi per la parte relativa al networking, in questo video vi illustrerà la procedura per aggiungere questi storage ad Esxi.

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VMware Certification VCP 6.5: Configurare più schede di rete per connettersi allo storage.

In questo video l’autore ci mostrerà come come utilizzare più schede di rete per connettersi ai vari storage di rete, la presenza di due schede di rete permetterà di rimanere connesso ai server in c aso di fail over di un’adattatore.

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VMware Certification VCP 6.5: configurare Starwind Virtual San come storage per Esxi.

In questo video l’autore nel suo ambiente di test utilizza il software Starwind VirtualSan per creare uno storage di rete raggiungibile dai vari Esxi Host, in altri video e per il mio testlab avevo utilizzato delle guide per e Openfiler e Freenas per creare i vari target Iscsi.

 

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VMware Certification VCP 6.5: Aggiungere gli Esxi Host in Vsphere.

Questo tutorial spiega come aggiungere i vari Host Esxi al datacenter tramite Vsphere WebClient, in questo caso gli host sono tre e andranno a finire in un’unico datacenter.

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VMware Certification VCP 6.5: Installazione della prima virtual machine.

Eccoci arrivati all’installazione della prima virtual machine nell’ambiente di test.

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VMware Certification VCP 6.5: Installazione di ESXI 6.5.

Un altro dettagliato video sull’installazione di ESXI in un’ambiente di prova, in questa serie l’autore affronta l’installazione di ESXI dopo Vsphere Center in altri corsi io ho visto fare il contrario..ma ognuno ha i suoi metodi..

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VMWare VsPhere Certification VCP 6.5: installare più schede uplink per la connessione allo storage IScsi.

Questo tutorial mostra come assegnare due schede uplink al virtual switch in Esxi tramite vCenter, in modo da avere una doppia connessione allo storage Iscsi che aveva creato nel video prima.

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VMWare VsPhere Certification VCP 6.5: configurare uan vSan con Starwind Virtual San.

Tutorial sulla creazione di una connessione ad uno storage iscasi  grazie attraverso il software Starwind Virtual San,

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VMWare VsPhere Certification VCP 6.5: Aggiungere gli Host Esxi a vCenter.

In questo video viene spiegato come aggiungere i vari host Esxi a vCenter. creare il primo datastore e l’installazione delle licenze

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VMWare VsPhere Certification VCP 6.5: Installare Esxi Host.

Video sulla corretta installazione di un host Esxi, dal boot dal cd, installazione del sistema operativo, assegnazione ip fisso e del record in Active Directory.

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VMware Certification VCP 6.5 – configurare l’autentificazione tramite dominio per Vcenter Server.

Terzo video che spiega come poter far autentificare su VsPhere Vcenter gli utenti di un dominio con Active Director.

 

 

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VmWare Certification VCP – Installing vSphere 6 5 Server.

Secondo video della serie che spiega l’installazione guidata di Vcenter sotto Windows.

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VMware Certification VCP 6.5 – 01 Introduction.

Ho trovato questi video interessanti basati sulla versione di VmWare Vsphere aggiornata alla versione 65, pubblicato recentemente nell’agosto del 2017, i video partono dalla spiagazione del corso ideale per la certificazione VmWare ceh comprenderà nei vari topics:

  1. Installazione VmWare Vcenter 6.5.
  2. Configurare nel dominio con Active Directory l’ autentificazione a Vcenter.
  3. Configurare Starwind Virtual San su un pc.
  4. Mappare i vari Lun o altri datastore su Esxi.
  5. Installazione macchine virtuali, creare template delle vm.
  6. Installare standard switch e Distributed Switch.
  7. Creare Cluster con DRS in VsSphere.
  8. Abilitare High Avaliabilty in VsSphere.

Questo è il primo video del corso.

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VmWare Vsphere: creating Cluster in VmVsphere.

Il video mostra come installare e creare i datacenter e i cluster in VmWare Vsphere 5, come ripeto sebbene l’interfaccia può essere un pò diversa si può facilmente riuscire ad ricreare la stessa procedura su Vsphere 6.5.

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Mac OSX: scansioni ftp da fotocopiatori Konica Minolta.

Questi breve tutorial su Youtube spiega come effettuare le scansioni dal un fotocopiatore Konica Minolta su un Mac con OSX, le scansioni funzionano solo tramite ftp che nelle versioni più recenti del sistema operativo Apple deve essere abilitato attraverso questo comando lanciato da un Terminale:

sudo -s launchctl load -w /System/Library/LaunchDaemons/ftp.plist

Quando vedrete i video prestate attenzione che i percorsi dei nomi delle cartelle sono in lingua inglese non adattate i percorsi alla lingua italiana, perciò se volete condividere una cartella sul Dekstop chiamata scans nella rubrica del fotocopiatore dovete indicare

Desktop/scans e non Scrivania/scans.

Questo video spiega come abilitare una cartella ftp sul Mac OSX, prestate attenzione a condividere la cartella come AFP e defleggare SMB dalle proprietà della condivisione.

Questo video spiega come configurare la rubrica per le scansioni, se non avete un server dns che risolve i nomi dovete utilizzare un’ip statico sul mac assegnandolo manualmente oppure riservando un’ indirizzo ip nel server dhcp del firewall/router aziendale.

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VmWare vSphere: Distributed Switch.

Video introduttivo ai Distributed Switch, ai loro vantaggi nell’utilizzo rispetto agli Standard Switch, dalla creazione, all’assegnazione degli hosts, alla creazione dei port group e delle schede uplink, basato come sempre su Esxi 5.5 ma con le giuste differenze si può fare pratica su 6.5.

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VmWare vShpere: NIC Teaming.

Una volta imparato i concetti di utilizzo degli switch virtuali, un’altra parte del corso sta nell’utilizzo della funzione di NIC Teaming degli Switch virtuali,  nel tutorial viene configurato lo switch assegnato le due schede uplink e configurato  il load balancing, come sempre il tutorial è basato sulla versione 5 ma con un pò di pazienza per questi concetti basi si può trasportare il tutto sulla versione 6.5 su cui sto facendo il corso.

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Hyper-V: dischi virtuali.

Tutorial introduttivo sulla differenza tra i due formati dischi virtuali ovvero i vhd introdotti in 2008 server e i più recenti vhdx con caratteristiche migliori quali in primo la capacitàd i spazio da assegnare, la differenza tra dynamic, fixed e il loro utilizzo.

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Hyper-V:installazione degli Integration Services.

Cosa sono gli integration services? molto semplicemente quello che sono i Vmware Tools per i prodotti della VmWare, chi conosce questi ultimi ha capito benissimo la sua funzione.

Questo video mostra la loro installazione in una vm, secondo me i VmWare Tools offrono una integrazione decisamente superiore rispetto a quelli Microsoft.

 

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Hyper-V: Configurazioni e files.

Quali files usa Hyper-V per gestire e emulare le varie vm? quali file emulano un hard disk?quale file contiene le configurazioni della nostra vm? imparato questo la migrazione da un host all’altro, come la procedura di backup diventa molto più facile.

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Hyper-V: Virtual Machines di generazione 1 e 2.

Prima di installare la prima virtual machines sotto Windows Server, è necessario capire la distinzione tra le vm di prima generazione e quelle di seconda generazione, la sostanziale differenza è la tipologia di hardware emulato perché le secondo hanno tutte le opzioni quali il secure boot, ovviamente non sono disponibile per Windows 2008 Server ma solo da 2012 in poi.

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Hyper-V: Management delle Virtual Machines.

Una volta installato il ruolo di Hyper-V questo sarà disponibile in Server Manager sotto tools, questo video spiega la gestione di Hyper-V tramite l’interfaccia grafica ma sopratutto in fondo alla descrizione fornisce lo script per poter gestire i vari server con Hyper-V quando il computer non fa parte dello stesso dominio.

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Hyper-V: installazione della versione free.

Microsoft rilascia gratuitamente una sua versione del proprio Hyper-V, ovviamente con le dovute limitazioni, questo video mostra dove scaricare la iso di Hyper-V, la creazione di una usb pen avviabile e l’installazione in pieno stile Windows 2012 server di questa versione.

Per le caratteristiche e le limitazioni della versione free andate sul sito Microsoft.

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Hyper-V:Installazione del ruolo su Windows 2012 Server.

Eccoci arrivati dopo i vari video introduttivi alla vera installazione del ruolo di Hyper-V su Windows 2012 Server, anche con i vari scenari di errore se l’opzione nel bios per supportare Hyper-V non fosse installata o disponibile.

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Hyper-V: i tipi di licenza.

Questo video spiega le varie tipologie di licenze di Hyper-V che si possono avere in base alla versione di Windows 2012 Server scelta.

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Hyper-V: requisiti hardware.

Video esplicativo dei requisiti hardware necessari per utilizzare il ruolo di Hyper-V in Windows 2012 Server.

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Hyper-V: i i diversi tipi di virtualizzazione.

Questo video che poteva essere inserito all’interno del precedente spiega i vati tipi di Virtualizzazione di tipo 1 come Hyper-V e Vsphere, e quelli di tipo due come Virtualbox, Vmware Workstation e affini.

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Hyper-V: Introduzione.

Questo serie di video mi sono risultati utili come formazione di base sul ruolo di Hyper-V in 2012 Server, questo disponibile sul canale Itfreetraining è inserito nel contesto dell’esame 70-410.

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Vmware Vsphere: Installazione di una VM.

Il processo d’installazione di una virtual machine non  differisce sostanzialmente molto per coloro che hanno dimestichezza con VmWare Workstation o VmWare Player, il caricamento del sistema operativo dal cdrom o relativa iso ed installazione deil Vmware Tools, la differenza sta nella gestione dei virtual switch e dello storage che ovviamente nella versione per desktop e rilegata ai dischi rigidi del pc.

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VMotion: Migrazione delle VM.

Video introduttivo di Vmotion che spiega le caratteristiche e le funzionalità per spostare le varie virtual machine quando sono avviate tra un host Esxi  e l’altro.

Come sempre anche se il video è riferito alla versione 5.5, si può utilizzare tranquillamente per poi effettuare le varie prove sul proprio home lab, viene illustrato il tutto dalle caratteristi che Vmotion, alla creazione dello switch dedicato, il tutto su Vsphere 5.5 ma insomma come tutorial gratuito è tanta roba..basta adeguarsi e riportare il tutto su Vsphere 6.5

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Creating iSCSI Target SAN Server by using Open Filer.

Openfiler è un’altro software gratuito e a pagamento che ci permette di creare target iscsi e di poterli utilizzare anche nel laboratorio virtuale che utilizziamo, questo video si basa sulla versione di 5.5 di Esxi e la versione di Openfiler ovviamente non è l’ultima, ma per n/s fortuna la configurazioen funziona allo stesso modo con l’ultima release.

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Connecting ESXi to FreeNAS with iSCSI.

Nel mio laboratorio virtuale, tra le varie vm ho dovuto crearne una che permettesse di emulare uno storgare iscasi, ho visto svariati tutorial tra cui alcuni che utilizzavano Openfiler e altri che utilizzano FreeNas, io mi sono trovato bene con la secondo soluzione ovvero quella con FreeNas, ho scaricato la iso deella versione 9 o superiore, creato una vm con Freenas e seguendo il tutorial di questo video ho raggiunto il mio scasi target da Vsphere.

 

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VmWare differenze Thick e Thin disks.

Questo video spiega la differenza tra l’effettuare il provisiong di dischi thick e thin,  gli strumenti messi a disposizione di vmware per monitorare gli utilizzi dei dischi, e ovviamente come assegnare lo storage alle varie virtual machine.

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Vmware Vsphere: storage definizione e utilizzo.

Questi video della Vmware sono comodi sembra di fare un corso organizzato e spiegato da loro tutto in streaming e sopratutto gratis, questo video è basta sulla versione 5 ma i concetti non cambiano.

 

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Concetto e definizione di Virtual Switch.

Dopo aver visto installato la Vcenter Appliance, il prossimo step è la definizione di Virtual Switch, concetti di VmKernel Uploads, Uploads link port, port Groups, questo video dovrebbe essere basato sulla versione 5, ma il concetto di switch non cambia e si può guardare tranquillamente per capire questi fondamenti e usarli sulla versione 6.5.

Fatto direttamente da un tecnico VmWare, come chiedere di meglio.

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Installare VMware vCenter 6.5 Appliance.

Si inizia la parte interessante, l’installazione di VMware vCenter 6.5 Appliance, installazione, configurazione Datacenter, Virtual Switch, datastore, aggiunta di host esxi, download dell Power Cli su windows con alcuni esempi pratici, io per ora mi sto dedicando all’utilizzo dell’interfaccia di Vsphere Web Client prima di addentrarmi nei meandri della riga di comando.

Qui si gettano le basi dell’utilizzo di Vsphere Webclient per la gestione centralizzata di tutti gli host esxi, ovviamente in 30 minuti si vede tutto questo .. ma devo dire che installare il tutto mi ha fatto provare e perdere un pò di tempo come tutte le cose quando si impara d usarle.

 

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Installare e configurare Esxi 6.5.

Bel video per iniziare a capire l’installazione di Esxi 6.5, configurazione della rete, l’interfaccia di Esxi, configurare la rete, disabilitare ipv6, l’accesso tramite la pagina web del hypervisor,la creazione di una virtual machine il tutto in soli quindici minuti.

Conoscevo Sysadmintutorial come canale youtube perché l’avevo utilizzato anche per Hyper-V, 15 minuti esplicativi di tutta la gestione di un host Esxi.

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Costruire un’ambiente di studio su Vsphere 6.5.

A meno che voi non abbiate svariati server dove poter provare e testare Vsphere, si può sempre creare un’ambiente di studio a casa con un pc adeguato e Vmware Workstation, tramite questo due guide online e questo validissimo tutorial della CBT Nuggets i cui corsi sono sempre eccezionali si può fare pratica a casa per apprendere i fondamenti di Vsphere.

Building a Vsphere 6.5 Home Lab

How to setup Vsphere Home Lab.

Questo è il video della CBT Nugget.

 

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VmWare Vsphere Esxi e Vcenter.

Iniziando il mio percorso di studio su Esxi e Vcenter, era giusto tanto per fare …di dare un ripasso ai concetti di virtualizzazione, hypervisor, virtual machine, così tanto per ripassare i concetti che possono fare comodo sempre.

Questo interessante video l’ho trovato molto .

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Outlook office 2007: Menù e pulsanti in spagnolo dopo windows update.

L’ultimo aggiornamento KB4011086 rilasciato da Microsoft per proteggere dall’ennesima patch o vulnerabilità di Office 2007 crea lo spiacevole inconveniente di localizzare  le barre laterali di Outlook (dove ci sono l’elenco delle cartelle, i  contatti, calendario)  in una lingua diversa dalla propria ad esempio nella versione italiana vengono tradotti in spagnolo, altri sui forum sono passati dalla svedese al tedesco o viceversa..

Disinstallando l’aggiornamento da quelli effettuati e nascondendolo una volta che verrà riproposto si risolve il problema che si presenta, ovviamente aspettiamo l’ulteriore patch correttiva a questo problema da parte di Microsoft  per poter tenere sicuro office ma nella nostra lingua.

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Impossibile leggere cd/dvd vuoti.

Quando viene inserito un cd/dvd vuoto non viene visualizzato l’autorun ma appare il messaggio:

“impossibile leggere in disco nell’unità D:/ verificare che il disco utilizzi un formato riconosciuto da windows. se il disco non è formattato è necessario formattarlo prima dell’utilizzo”

Tutto questo è possibile risolverlo previ difetti hardware del dispositivo con la stringa seguente da un prompt di dos con diritti amministrativi.

reg.exe add “HKLM\System\CurrentControlSet\Services\atapi\Controller0” /f /v EnumDevice1 /t REG_DWORD /d 0x00000001

Riavviare il pc e se il problema non era hardware tutto sarà a posto.

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Errore XU – L’istanza non è ben formata (well formed).

Utilizzando il software Xbrl di Infocamere si può capitare nell’errore citato nel titolo, con la conseguenze che il file .xbrl non viene correttamente  creato così come il relativo .pdf non venga visualizzato in Adobe reader riportando che sia danneggiato o inesistente, stranamente invece il file .html viene generato correttamente dall’applicativo e si vede dal browser senza problemi.

La soluzione mi si è presentata davanti con molta fortuna, mi sono imbattuto in un manuale in pdf dove venivano spiegate alcune accortezze nell’utilizzo dell’applicativo, in parole semplice il problema era dovuto al carattere della ampersand ovvero la & nella cella del file di origine di excel  dove era inserito il nominativo dell’azienda, tanto per carpirsi il classico “Mario & Co” …. ecco quel carattere dà l’errore per farla breve.

L’errore è semplicemente risolvibile sostituendo il carattere & con il seguente “&” trasformando perciò il contenuto della cella di excel da “Mario & C0” in “Mario & Co.”, sostituito il tutto il file viene correttamente creato per essere pronto per la trasmissione telematica.

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Problemi d’installazione di .Net versione 4.0 legato alla libreria msxml3.dll.

Installando la versione .Net 4.0 e successive può capitare che l’installer si arresti, nel registro eventi viene visualizzato il seguente errore:

EventType vssetup, P1 setup, P2 unknown, P3 10.0.30319.1, P4 1, P5 , P6 none_ui_interactive_crash, P7 0xe06d7363, P8 0, P9 , P10 NIL.

Il problema del carsh dell’installer del programma risulterebbe essere la mancanza della libreria msxml3.dll, ioho risolto nel seguente modo:

1) Ho copiato  MSXML3.dll in nelle directory c:\Windows\SysWOW64 e in  c:\Windows\System32.

2) Registrato nuovamente la libreria con il comando dal prompt Regsvr32.exe c:\Windows\SysWOW64\MSXML3.dll su sistemi x64.

3) Ho lanciato anche Regsvr32.exe c:\Windows\System32\MSXML3.dll, questo va fatto anche sui sistemi x64, ovviamente per quelli x86 basta lanciare solo quest’ultimo comando.

Ho avuto un’ulteriore casa in cui su un pc con windows xp questa libreria era obsoleta e l’ho sostituita con una più aggiornata e registrata nuovamente.

Lo screenshot dell’errore …. però in lingua inglese.

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Remote Desktop: Errore C:\Windows\System32\\mstsc.exe.MUI.

Questo errore che appare all’avvio dell’applicazione di remote Desktop è risolvibile in svariati modi sotto Windows 7, i due più comuni per al risoluzione del problema vengono dai kb microsoft seguenti

Installando questo kb numero KB2574819 che tecnicamente ripara un aggiornamento riguardante il protocollo DTLS

il protocollo DTLS fornisce le stesse funzionalità di TLS ma a differenza di quest’ultimo che si basa su TLS (Transport Layer Security) è strutturato su UDP fornendo caratteristiche e funzionalità più sicure, tale  protocollo permette alle applicazioni client e server di comunicare in un modo da impedire le intercettazioni, manomissione o falsificazione dei messaggi

Installando questo kb numero KB2592687 che  aggiorna alle  nuove funzionalità dei di Remote Desktop remoto che sono state introdotte in Windows 8 e Windows Server 2012, l’aggiornamento è fruibile per  i computer che eseguono Windows 7 Service Pack 1 (SP1) o Windows Server 2008 R2 service pack 1 (SP1).

errore-ts

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Hyper-V: Differencing disks.

I Differencing disks sono un tipo speciale di dischi che sono utilizzati negli scenari in cui vi sia la necessità di creare disco, chiamato parent, il quale deve rimanere immutato ai vari cambiamenti che verranno invece scritti nei dischi successivamente creati, denominati child (children visto che sono molti).

Questi dischi possono essere sia in formato .vhd che nel più innovativo .vhdx, l’importante e che la tipologia di disco sia la stessa in questa relazione parent-child ovvero il disco parent è di tipo .vhdx e così tutti i vari child creati in seguito, possono essere ad espansione dinamica o a dimensione fissa ma l’importante per capirne il concetto è quello di vedere gli scenari di utilizzo tipico:

  • Possono essere utilizzati come percorso di archiviazione dei vari checkpoint delle macchine virtuali di Hyper-V, il parent magari è una vm su cui è installato Windows 2008 server e sul child ci sono i vari checkpoint della virtual machine.
  • Alto utilizzo può essere quello che prevede la creazione di un vm con installato Windows Server che viene in seguito configurato tramite syprep per installazione future, in questo caso se volessimo creare altre vm in futuro che contengano Windows Server potemmo crearne tante quante ne vogliamo facendo in modo che i dischi utilizzati da queste siano i vari child del parent sul quale abbiamo utilizzato syprep facendoci risparmiare tempo nel deploy di nuovi server virtuali.

Anche in questo caso si può fare tutto da interfaccia grafica o tramite l’utilizzo del comando New-VHd in un esempio velocissimo come questo

PS C:\> New-VHD ––ParentPath c:\newdisk1.vhdx c:\newdisk2.vhdx -Differencing.

Crea un differencing disk chiamato newdisk2.vhdx dal parent newdisk1.vhdx nel disco c.

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